Le fototrappole incastrano gli scaricatori abusivi di compost

26 Luglio 2016

La Forestale ha sequestrato tre aree per ventimila metri quadrati tra Scurcola e Magliano de’ Marsi Sui terreni trovati rifiuti organici, vetro e plastica. Si teme l’inquinamento da metalli pesanti

AVEZZANO. Non solo vetro e plastica, ma probabilmente anche metalli pesanti. È il sospetto della Forestale di Avezzano che, nella mattinata di ieri, ha posto sotto sequestro tre aree, per un totale di circa 20 mila metri quadrati, sulle quali sono state disseminate oltre 500 tonnellate di compost ( fertilizzante ricavato da rifiuti organici), tra i comuni di Scurcola Marsicana e Magliano de’ Marsi. Le indagini hanno preso le mosse da oltre 100 le segnalazioni di cittadini che, nauseati dagli odori sprigionati dal materiale cosparso sui terreni, si sono presentati agli agenti del Corpo Forestale dello Stato per denunciare il fatto. Sono scattate le indagini: la prima operazione, compiuta dagli agenti del comando stazione di Avezzano, è stata quella di installare le cosiddette foto-trappole, poste a ridosso delle aree, che questa mattina sono state sequestrate. Gli agenti sono riusciti a documentare fotograficamente tutte le operazioni di scarico del compost, proveniente, probabilmente, da un impianto di compostaggio di Massa d’Albe. Il “terriccio” era scaricato a qualsiasi ora del giorno e, stando a quanto risulta dalle fatture di carico e scarico, completamente a titolo gratuito. Ci sarebbero oltre 40 fatture che attesterebbe queste operazioni, ma non solo: anche bolle di trasporto nelle quali sarebbero indicate le tonnellate di fertilizzante consegnato ed altra documentazione tutta al vaglio della Procura della Repubblica, riconducibili all’impianto di Massa d’Albe.

Gli inquirenti, al momento, hanno aperto un fascicolo a carico del proprietario dei terreni sui quali il compost (o presunto tale) è stato cosparso. Si tratta di un allevatore e imprenditore agricolo che usa i terreni per la coltivazione di erba da foraggio. Le ipotesi a suo carico sono: violazione del testo unico per l’ambiente e getto pericoloso di cose. Saranno le analisi sui campioni di fertilizzanti prelevati – affidati all’Agenzia regionale per la Tutela dell’Ambiente – a stabilire la reale composizione del materiale sequestrato. Se gli accertamenti stabiliranno la presenza di metalli pesanti nel fertilizzante, con ogni probabilità scatterà la richiesta di sequestro dell’impianto di compostaggio intorno al quale, nei mesi scorsi, si erano accese roventi polemiche. In particolare, alcune associazioni di ambientalisti e cittadini di alcuni comuni si erano rivolti al Tar per contestare l’installazione dell’impianto realizzato vicino alle abitazioni e in prossimità del centro archeologico di Alba Fucens. Il Tar, nello scorso marzo, aveva stabilito la legittimità dell’impianto. Nei prossimi giorni gli agenti della Forestale di Avezzano, coordinati da Antonio Rampini, ascolteranno tutte le persone informate sui fatti: le indagini potrebbero ampliarsi.

Dario Pallotta

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