Addio Sofia, il dolore di una città: Masci dichiara il lutto cittadino
Di Dalmazi, studentessa di 15 anni, è morta ieri in ospedale. Il ricordo degli allenatori: “È come se avessimo perso una figlia”. Il sindaco di Pescara proclama il lutto cittadino per il giorno dei funerali
PESCARA. Continuerà a vivere nel cuore di chiunque l’abbia conosciuta: un sorriso contagioso, gli occhi color nocciola che sprizzavano energia. Ma non solo, vivrà nelle altre persone a cui ha donato gli organi: un atto d'amore che regalerà speranza e nuova vita ad altri. Studentessa modello, pallavolista promettente. La giovane Sofia Di Dalmazi, 15 anni, dopo una settimana in gravi condizioni non ce l’ha fatta. Dopo la corsa in ospedale di martedì scorso a seguito dell’investimento sulle strisce pedonali di via Falcone e Borsellino, a pochi metri dal liceo scientifico Maior, i medici hanno stabilito la morte cerebrale ieri, poco dopo le ore 14.
La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi. Con la morte della ragazzina, cambia la posizione del commercialista di 41 anni che era alla guida del T-Roc nero. L’uomo, assistito dall’avvocato Peppino Polidori, è ora indagato per omicidio stradale. Ieri mattina l’équipe del reparto di Rianimazione guidato dalla dottoressa Rosamaria Zocaro ha iniziato il periodo di osservazione di sei ore fino a stabilire la morte cerebrale, poco dopo le 14. Papà Giuseppe, mamma Giusy e il fratello, poco più grande di Sofia, hanno dato poi l’assenso alla donazione degli organi. Ancora da fissare anche la data dei funerali.
Fanno fatica a trovare le parole i suoi allenatori di pallavolo perché nessuna è abbastanza per descrivere la giovane e bella Sofia. Una vita davanti, il sogno di giocare sul campo di pallavolo e continuare a studiare le materie scientifiche che più amava. Proprio per questo si era iscritta al liceo scientifico: bravissima a scuola, sempre presente agli allenamenti. «In questa partita abbiamo perso tutti», dice commosso il suo allenatore dell’Antoniana Bruno Ciuffi. «Sofia era una ragazza straordinaria, sempre pronta in campo e con grande spirito di squadra. Con la sua energia riusciva a spingere il gruppo, era ben voluta e riusciva a legare subito con tutti». Sabato scorso, pochi giorni prima della brutta notizia, l’allenatore è andato a trovare Sofia in ospedale lasciandole la nuova maglia della squadra Under 16.
«Speravo la potesse indossare presto», continua Ciuffi che insieme ai vertici della società ha deciso di annullare per rispetto della famiglia la festa di Natale. «Stiamo pensando a Sofia, la nostra giovane atleta, che da oggi giocherà le sue partite in altri campi e ci guarderà da lassù tifando per le sue compagne», scrivono sui social dell’Antoniana. Ma Sofia non verrà dimenticata: a Pasqua 2025 la Antoniana Volley ha intenzione di organizzare un torneo dedicato a lei. «Lo faremo in questo periodo per portare il messaggio della risurrezione», spiega il dg Carlo Summa. «Sofia era una di quelle ragazze che ricordi con piacere, buona e disponibile, sempre sorridente. Per noi allenatori perdere lei è come perdere una figlia, per la squadra era come una sorella».
Anche il sindaco Masci è intervenuto sulla vicenda, decidendo di proclamare il lutto cittadino per il giorno del suo funerale: «Sono giorni tristissimi per Pescara. La morte di Sofia, investita mentre attraversava la strada, ci lascia tutti sgomenti. Dopo l’incidente abbiamo pregato per lei e sperato che potesse farcela, oggi ci uniamo al dolore della sua famiglia, dei suoi amici, di chi le voleva bene. Una vita così giovane che si spezza lascia un vuoto immenso, indescrivibile. Ma Sofia, che aveva solo 15 anni, ci ha lasciato un messaggio di amore, una straordinaria testimonianza di speranza e altruismo. Donando i suoi organi ha regalato la vita ad altre persone e la sua generosità è un insegnamento per tutti noi. Alla famiglia di Sofia arrivi un sincero abbraccio, un messaggio di vicinanza mio, della giunta, del consiglio comunale e di tutta la comunità pescarese. In questo momento sono certo che ciascuno di noi vorrebbe, in qualche modo, provare a lenire la sofferenza di chi ha amato e amerà per sempre Sofia. Per stringerci tutti intorno alla famiglia di Sofia, che ha tracciato un solco nelle nostre coscienze, ricordandoci l’importanza della donazione, proprio di fronte al suo più grande dolore, ho deciso di proclamare il lutto cittadino in occasione dell’ultimo saluto».
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