LANCIANO

Andrea Prospero, cosa non torna: trovati 5 telefoni, 40 sim e 2 carte di credito

7 Febbraio 2025

Studente di Lanciano morto in un monolocale: ancora una settimana per l’esito dei primi accertamenti. I legali della famiglia: «Era un ragazzo buono ma molto ingenuo. Potrebbe essere finito in una trappola»

LANCIANO. Servirà almeno un'altra settimana per conoscere gli esiti degli esami tossicologici ed avere le prime indicazioni sul contenuto dei cinque cellulari e delle oltre 40 sim telefoniche ritrovate nel monolocale di Perugia dov'è morto Andrea Prospero. La famiglia dello studente 19enne, iscritto al primo anno di Informatica, vuole la verità «su tutto», a costo di scoprire dettagli poco piacevoli di quella che sembra essere una “seconda vita” del giovane. La Procura perugina, a oggi, non esclude né l'ipotesi del malore né quella dell'assunzione volontaria di farmaci. Allo stato non ci sono elementi, invece, che facciano supporre responsabilità di terzi, ma sarà l'esame dei dispositivi elettronici a dirlo con certezza e ad indirizzare gli inquirenti sulle attività online di Andrea.

PERIZIA MEDICO-LEGALE Gli avvocati Carlo Pacelli e Francesco Mangano, che assistono la famiglia Prospero, hanno incontrato gli inquirenti, il procuratore Raffaele Cantone, titolare dell'indagine insieme all'aggiunto Giuseppe Petrazzini. Il fascicolo (aperto per omicidio per consentire gli accertamenti tecnici irripetibili) è un modello 44, ossia a carico di ignoti. Per chiudere la perizia medico-legale mancano gli esiti degli esami tossicologici, che potranno confermare l'assunzione dei farmaci da parte di Andrea e in quale quantità. Dettaglio che potrà far capire se si sia trattato di un malore, come indicherebbe anche la posizione innaturale del corpo sul letto, o di un gesto volontario. I blister vuoti trovati accanto al corpo del ragazzo sono di benzodiazepine e altri farmaci a base di oppiacei. «Si aspetta la perizia anche per determinare esattamente l'orario del decesso», spiega l'avvocato Mangano, «che risale allo stesso giorno della scomparsa, il 24 gennaio, ma più o meno intorno alle 23».

CARTE DI CREDITO e B&B È probabile che oggi venga sentito il giovane della Liguria a cui sarebbe intestata la carta di credito trovata dalla Squadra mobile nel water del bagno del b&b, insieme a uno dei cellulari. L'intestatario, persona incensurata, dovrà chiarire agli inquirenti se la carta sia effettivamente sua e se l'abbia smarrita, se conosceva o ha avuto contatti con Prospero. L'altra carta di credito, ritrovata dalla sorella gemella Anna in un portafogli e consegnata alla polizia, sarebbe intestata a uno straniero non censito. La Procura aspetta informazioni anche sulle transazioni relative al monolocale affittato dal 19enne, senza dire nulla in famiglia, in via Del Prospetto, a 150 metri dall'ostello in cui alloggiava. Andrea lo ha preso dall'8 al 31 gennaio e prorogato fino al 20 febbraio. «Nessuna corda o altro strumento nel bagno che possa essere associato a una condotta autolesionistica», chiariscono i legali.

CELLULARI E SIM La polizia postale terminerà oggi la fase di acquisizione del contenuto dei cellulari e delle sim telefoniche ritrovate nel monolocale. Da lunedì inizierà a visionare il materiale. «Questa attività è riservata», precisa l'avvocato Mangano, «poiché potrebbero emergere elementi di interesse investigativo riferiti ad altre persone. Anche se dovremo aspettare il deposito della relazione finale, credo che alla fine della prossima settimana si possa avere un'idea del contenuto dei dispositivi elettronici, di cosa Andrea stesse facendo online». Qualche difficoltà si riscontra sul computer portatile che è rimasto danneggiato dopo essere finito sotto al corpo del giovane. «Per un ragazzo che studia Informatica avere certe dotazioni può essere normale», precisa l'avvocato Mangano, «ci sentiamo di escludere che abbia avuto condotte dannose per terzi. La famiglia vuole sapere la verità, perché Andrea era un ragazzo buono, generoso ma anche molto giovane ed ingenuo. Potrebbe essere caduto in trappola o spinto a fare qualcosa».