Omicidio al bar. Uccise l’architetto Albi e ferì l’ex calciatore Cavallito: perché ora è sotto esame l’altezza del killer

La Corte d’Assise cerca chiarezza sulla statura dell’uomo che freddò l’architetto Albi e ferì Cavallito al bar della strada parco, a Pescara. L’udienza del 27 marzo slitta al 1° aprile: il giudice ordina alla polizia scientifica di stilare una relazione
PESCARA. La Corte d’Assise di Chieti, che sta giudicando i presunti responsabili della morte dell’architetto Walter Albi e del ferimento dell’ex calciatore Luca Cavallito, intende fare chiarezza sugli aspetti tecnici che hanno portato la polizia scientifica ad individuare l’altezza del killer (ripreso da una telecamera del bar teatro del delitto), individuato in Mimmo Nobile, che la sera del 1° agosto 2022, esplose i colpi mortali contro Albi all’interno del bar del Parco, dove le vittime erano in attesa del presunto mandante, il calabrese Natale Ursino. E così, recependo anche le istanze dei difensori di Nobile (gli avvocati Massimo Galasso e Luigi Peluso), ieri ha emesso un provvedimento che fa slittare l’udienza programmata per il 27 marzo al 1° aprile. «La Corte», si legge nell’ordinanza emessa dalla Corte presieduta da Guido Campli, «avverte la necessità di rimarcare una serie di criticità della procedura di stima della statura del “perpetrator”, onde acquisire eventuali ulteriori deduzioni ed elementi finalizzati all’analisi di sensibilità di tale lavoro».
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