Pescara: vandali di nuovo in azione, danneggiato anche il murale di George Floyd
Dopo lo sfregio al ritratto di Willy Montero, in centro oscurata con vernice nera la figura dell'afroamericano ucciso un anno fa da un agente negli Stati Uniti
PESCARA. Dopo quello di Willy Montero, il giovane cuoco ucciso a Colleferro a settembre 2020, un altro murale danneggiato a Pescara. Si tratta del ritratto ispirato a George Floyd, l'afroamericano ammazzato a Minneapolis un anno fa da un agente di polizia. Si tratta di un 'quadro' con una mascherina sulla quale era scritto 'i can't breath' ed è stato totalmente oscurato di nero e reso irriconoscibile all'angolo di via Milano in pieno centro. La macchia nera nasconde ora la figura di Floyd ripresa da un cartoon.
Prima del secondo atto vandalico, il sindaco Carlo Masci aveva condannato il danneggiamento del murale dedicato a Willy Monteiro. "Lo sfregio al murale che ricorda un ragazzo ucciso è una ferita nel tessuto sano di un'intera comunità", le parole di Masci. " Aver coperto con vernice bianca il dipinto dedicato alla memoria del ventunenne Willy Montero Duarte, in coincidenza temporale con la celebrazione del processo per il suo vigliacco assassinio avvenuto a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 giugno 2020, è qualcosa in più di un gesto vandalico o di intolleranza. Sull'humus dell'ignoranza e del disprezzo delle regole del vivere civile crescono purtroppo gesti come questi. Non basta condannarli, perché è banale e logico farlo: occorre impegnarsi per la maturazione di una coscienza civica a partire dalle scuole e dalle famiglie. Qui si sviluppano gli anticorpi all'intolleranza e alla violenza. Il murale deturpato diventa così il richiamo alla nostra coscienza e ai nostri valori di libertà e di democrazia. Valori che coltiviamo con coerenza e coscienza a Pescara, città dell'accoglienza, dell'arte e delle idee".