Scontro sulla Lungofino, gravi due ragazzi
Oggi ai Colli i funerali della studentessa pescarese morta a Città Sant’Angelo.
PESCARA. Sono ancora gravissime le condizioni dei due giovani pescaresi rimasti coinvolti giovedì pomeriggio nell’incidente costato la vita a Chiara Taborre, 19enne, studentessa di Pescara. I due, entrambi giovanissimi, si trovavano con lei sul sedile posteriore di una Honda Civic che si è scontrata con altri due mezzi sulla Lungofino, a Città Sant’Angelo, vicino alla rotonda delle Quattro Strade. I funerali della ragazza si terranno oggi, alle 17, nella basilica Madonna dei Sette dolori, ai Colli.
Per Chiara, che era seduta tra un amico e un’amica, non c’è stato scampo. E’ morta sul colpo, mentre i due ragazzi che le erano a fianco sono stati trasportati all’ospedale Spirito Santo, a Pescara, con l’elicottero e l’ambulanza medicalizzata, in condizioni gravissime, mentre i due che si trovavano sui sedili anteriori sono rimasti pressoché illesi. A guidare la Honda era un 19enne, neopatentato, e in base a una prima ricostruzione, l’auto si sarebbe scontrata frontalmente con una C3 condotta da una donna di Città Sant’Angelo e successivamente contro una Opel Astra sulla quale si trovavano una coppia e due figli piccoli, finendo contro un muro di cemento armato.
La dinamica, però, andrà accertata con precisione nei prossimi giorni dalla polizia municipale di Città Sant’Angelo, che si è occupata dei rilievi e che dovrà ascoltare tutti i testimoni prima di scrivere il rapporto finale che verrà inviato al magistrato di turno. Sono stati proprio i vigili urbani a intervenire sulla Lungofino dopo lo scontro (avvenuto poco prima delle 17 di giovedì scorso), insieme a vigili del fuoco, carabinieri e 118.
Per Chiara non c’è stato nulla da fare: è morta all’istante. Il corpo della giovane è rimasto in strada in attesa dell’arrivo del medico legale, mentre per tutti gli altri feriti sono subito scattati i soccorsi, col trasporto in ospedale, a Pescara. I due ragazzi seduti sul sedile posteriore sono stati ricoverati in Rianimazione, mentre tutti gli altri coinvolti del tremendo incidente sono rimasti feriti in modo lieve, compresi i due bambini che si trovavano sull’Opel Astra, visitati in Pediatria.
La morte di Chiara, figlia di una dipendente Rai e un dipendente di una ditta privata, ha subito mobilitato decine di persone, stravolte dal dolore. Familiari e amici hanno raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale, giovedì pomeriggio, per chiedere spiegazioni precise e vedere la ragazza (ma il suo corpo era ancora in strada) e col passare dei minuti la tensione è salita alle stelle. In poco tempo si è radunata una folla di un’ottantina di persone e, in base alla ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine, sembra che siano stati divelti dei cartelli segnaletici e che sia stata danneggiata un’ambulanza.
Per riportare la calma nel piazzale antistante il pronto soccorso, è stato necessario l’intervento non solo del personale del posto fisso di polizia ma anche di quattro volanti e di due gazzelle dei carabinieri.
La situazione è tornata alla normalità solo molto più tardi. Chiara, che studiava al Michetti, lascia anche un fratello, Fabio, e tantissimi amici, che oggi pomeriggio le daranno l’ultimo saluto.
Sull’incidente mortale avvenuto lungo la provinciale Lungofino, la procura di Pescara ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Un atto dovuto, in attesa di accertare le eventuali responsabilità.
Per Chiara, che era seduta tra un amico e un’amica, non c’è stato scampo. E’ morta sul colpo, mentre i due ragazzi che le erano a fianco sono stati trasportati all’ospedale Spirito Santo, a Pescara, con l’elicottero e l’ambulanza medicalizzata, in condizioni gravissime, mentre i due che si trovavano sui sedili anteriori sono rimasti pressoché illesi. A guidare la Honda era un 19enne, neopatentato, e in base a una prima ricostruzione, l’auto si sarebbe scontrata frontalmente con una C3 condotta da una donna di Città Sant’Angelo e successivamente contro una Opel Astra sulla quale si trovavano una coppia e due figli piccoli, finendo contro un muro di cemento armato.
La dinamica, però, andrà accertata con precisione nei prossimi giorni dalla polizia municipale di Città Sant’Angelo, che si è occupata dei rilievi e che dovrà ascoltare tutti i testimoni prima di scrivere il rapporto finale che verrà inviato al magistrato di turno. Sono stati proprio i vigili urbani a intervenire sulla Lungofino dopo lo scontro (avvenuto poco prima delle 17 di giovedì scorso), insieme a vigili del fuoco, carabinieri e 118.
Per Chiara non c’è stato nulla da fare: è morta all’istante. Il corpo della giovane è rimasto in strada in attesa dell’arrivo del medico legale, mentre per tutti gli altri feriti sono subito scattati i soccorsi, col trasporto in ospedale, a Pescara. I due ragazzi seduti sul sedile posteriore sono stati ricoverati in Rianimazione, mentre tutti gli altri coinvolti del tremendo incidente sono rimasti feriti in modo lieve, compresi i due bambini che si trovavano sull’Opel Astra, visitati in Pediatria.
La morte di Chiara, figlia di una dipendente Rai e un dipendente di una ditta privata, ha subito mobilitato decine di persone, stravolte dal dolore. Familiari e amici hanno raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale, giovedì pomeriggio, per chiedere spiegazioni precise e vedere la ragazza (ma il suo corpo era ancora in strada) e col passare dei minuti la tensione è salita alle stelle. In poco tempo si è radunata una folla di un’ottantina di persone e, in base alla ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine, sembra che siano stati divelti dei cartelli segnaletici e che sia stata danneggiata un’ambulanza.
Per riportare la calma nel piazzale antistante il pronto soccorso, è stato necessario l’intervento non solo del personale del posto fisso di polizia ma anche di quattro volanti e di due gazzelle dei carabinieri.
La situazione è tornata alla normalità solo molto più tardi. Chiara, che studiava al Michetti, lascia anche un fratello, Fabio, e tantissimi amici, che oggi pomeriggio le daranno l’ultimo saluto.
Sull’incidente mortale avvenuto lungo la provinciale Lungofino, la procura di Pescara ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Un atto dovuto, in attesa di accertare le eventuali responsabilità.