PESCARA
Sgabello contro la polizia penitenziaria, dita fratturate a un agente
Ennesima aggressione in carcere, la denuncia del Sappe: "Maglie del trattamento allargate a dismisura a discapito della sicurezza interna"
PESCARA. Ancora un'aggressione nel carcere di San Donato a Pescara: un detenuto dà improvvisamente in escandescenza e aggredisce due poliziotti con uno sgabello di legno, rompendo alcune dita a uno dei due.
A denunciare l'ennesima aggressione dietro le sbarre è il Sappe, il Sindacato autonomo si polizia penitenziaria per voce del segretario generale Donato Capece: "Resta altissima la tensione nelle carceri dell’Abruzzo, oggi affollate da oltre 1.800 detenuti, e continua inesorabilmente a salire il numero di eventi critici tra le sbarre", dice, "ultimi gravi episodi quelli avvenuti ieri all’interno della struttura detentiva di Pescara".
"Il Sappe denuncia da tempo", continua, "che le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna e in danno delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”.