Giulia Amato, ginecologa di 34 anni, è in servizio nell’ospedale dell’isola devastata da un ciclone: “Raffiche di vento a 220 all’ora, è saltato il tetto e ci siamo ritrovati al buio,il reparto maternità si è allagato e l’acqua è arrivata alle caviglie. Avevamo paura di morire tutti”.